"El Matador" ovvero Edinson Cavani è tornato: per ora, non si intende in senso calcistico (a suon di goal) ma dal punto di vista "fisico" , visto il ritorno anticipato da Londra dove il suo Uruguay è stato eliminato anzitempo dal Torneo Olimpico.
All'aeroporto di Capodichino, sembra che lo stia già aspettando la Supercoppa di Lega, da conquistare per la città, per i tifosi, per il Napoli stesso. Edinson Cavani è tornato "a casa" con la voglia di dimenticare una delusione e con la fame di un successo da prendere al volo.
Le sue parole, appena sceso dall'aereo, sembrano essere chiare : "Sì, ora torno subito a Napoli,voglio la Supercoppa perché conosco un modo solo per dimenticare una grande delusione come questa: trasformarla in un successo. Per mettermi alle spalle Londra devo alzare la coppa a Pechino».
Per questo, oggi sarà a Castelvolturno per allenarsi: ha voglia di Napoli, deve tuffarsi subito nella spedizione a Pechino, deve centrare l'obiettivo. La prova di questa rabbia agonistica che sta scatenando Edinson Cavani sta nei due anni che si è lasciato alle spalle: tre estati in cui tra il Mondiale in Sudafrica, la Coppa America e l'Olimpiade di quest'anno, il fuoriclasse uruguaiano ha fatto solo vacanze brevi e frastagliate. Di fronte ad un impegno così importante, nessuno avrebbe pensato, però, ad un Cavani che salutava il gruppo per dire: "Ragazzi, pensateci voi. Io vado a farmi le ferie residue".
Walter Mazzarri, comunque, l'altra soluzione la stava provando da giorni: Goran Pandev affiancato al talento di casa, lo "scugnizzo" Lorenzo Insigne, amato subito da tutti i tifosi partenopei.
Ma ora che Edinson Cavani è tornato, i dubbi sono, per il momento, messi da parte...
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