mercoledì 12 settembre 2012

ZEMAN CONTRO ABETE, LA FEDERAZIONE E L'INTER


Se il buongiorno si vede dal mattino, il Campionato di Serie A 2012/2013 sarà ricordato forse più per le chiacchiere e le polemiche che per i campioni ed il bel gioco espresso sul campo.
A scatenare ancora polemiche c'è lui,Zdenek Zeman,  ritornato in serie A a 65 anni, alla guida della Roma,anzichè del Pescara, club con il quale aveva conquistato la promozione dalla Serie B. 

Sono state diffuse alcune anticipazioni riguardo all'intervista rilasciata al settimanale delCorriere della Sera "Sette"  che stanno già scatenando infuocate reazioni. 

Che Zeman sia nemico dichiarato della Juventus sarebbe come aver detto di scoprire l'acqua calda ma questa volta il tecnico boemo ha sparato proiettili non solo verso Torino, ma anche verso Milano (direzione Inter...) e Roma, direzione Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Zeman esordisce proprio contro il numero uno della Figc, il presidenteGiancarlo Abete. Ecco la sua risposta lapidaria a chi gli chiede se il dirigente fosse un suo eventuale nemico: "Abete non è nemico mio. E' nemico del calcio. Nel calcio c'è qualche miglioramento, ma temo che sia più per paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi. Il calcio dovrebbe essere semplicità, bisogna vincere dimostrandosi superiori su campo e non fuori dal campo". 
I riferimenti alla demagogia di Palazzo e ai presunti "favoritismi" sembrano essere chiari:Calciopoli ha detto molto e niente, le dietrologie esistono ancora.

Massimo Moratti lo voleva all'Inter? "Molte parole, ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare". Tradotto in parole povere: se il presidente dell'Inter mi ha cercato, perchè non mi ha preso? Forse perchè non avrei avuto carta bianca, forse perchè non avrei goduto della  "libertà d'azione" su tante, troppe cose....

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